Castelli parmensi
Questo è un Tour!
Min 4 persone
Visita Guidata
Trasporto
Degustazioni
Pranzo in Trattoria o locale Tipico
Quello dei castelli parmensi è un itinerario che io adoro, perché si snoda fra collina e pianura ed offre ai visitatori l’opportunità di cogliere vari aspetti della cultura, del paesaggio e della gastronomia parmensi.
Vi propongo un itinerario di intera giornata, e la visita di tre dei tanti castelli del parmense, molto diversi l’uno dall’altro. Questo percorso mi offrirà lo spunto raccontarvi tante storie affascinanti, di parlarvi dei signori che hanno vissuto in questi splendidi edifici … e dei fantasmi che ancora li abitano!
Iniziamo la mattina con la visita della Rocca Sanvitale di Fontanellato, ancora oggi circondata dal fossato alimentato da un fontanazzo, e dal caratteristico borgo, che la domenica è spesso animato da mercatini di vario tipo. All’interno della rocca il percorso si snoda fra sale affrescate ed ancora in parte arredate con mobili ed oggetti originali del castello. Il vero gioiello qui è però la cosiddetta “stufetta”, ovvero la sala di Diana e Atteone, una piccola stanza affrescata in maniera superba da un Parmigianino ancora molto giovane.
Al termine si prosegue per Soragna, dove si visita la Rocca Meli Lupi, ancora appartenente alla famiglia Meli Lupi, che la fece costruire nel XIV-XV sec. Gli interni conservano ancora arredi, oggetti, affreschi e stucchi di vari stili ed epoche. E’ questo l’unico castello del parmense dove è ancora conservata la sala del trono, ma fra le stanze da ricordare vi è il salone progettato dai fratelli Galli Bibiena e splendidamente decorato a stucco con soldati, armi, elmi ed altri simboli guerreschi. Adiacente al salone vi è la galleria dei poeti, una lunghissima sala dall’ottima acustica.
Nel pomeriggio visita di un altro castello veramente meritevole ma soprattutto romantico: Torrechiara.
Questo edificio è splendidamente conservato, soprattutto dal punto di vista architettonico. Fu fatto costruire dal Conte Pier Maria Rossi, uomo colto e potentissimo, che oltre ad una macchina da guerra ne volle anche fare un simbolo del proprio amore per l’amante, Bianca Pellegrini.
All’interno vi è una delle più belle sale affrescate del Quattrocento emiliano: la Camera d’Oro. Oltre agli affreschi, però, questa stanza conserva una meravigliosa decorazione parietale in cotto, con motti, racemi fogliati e simboli araldici. Il castello è privo di arredi, ma gli affreschi del XVI sec. che decorano buona parte delle stanze ne fanno un vero gioiello, uno fra i castelli meglio conservati d’Italia.
Fine del tour e rientro a Parma nel pomeriggio.
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